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Gnocchi di pane nero, verza e fontina con noci e salsicce

Gnocchi morbidissimi per un piatto di recupero dedicato al Pane Nero di Segale Valdostano. Ispirati ai passatelli possono essere preparati anche con altri formaggi o per un sapore più delicato anche con sola ricotta e verdure. Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi La ricetta nasce per festeggiare il Pane Nero e per partecipare ad un contest organizzato nell’ambito della terza edizione della festa transfrontaliera de Lo Pan Ner (I Pani delle Alpi) che si terrà sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 in Valle d’Aosta, organizzato in collaborazione con AIFB  ( Associazione Italiana Food Blogger) e la Région autonome Vallée d’Aoste. Il contest nasce per parlare in rete del pane nero di segale, divenuto patrimonio immateriale della popolazione e delle regioni alpine e reinterpretato come ingrediente di ricette contemporanee. Cos’è il pane nero Un pane morbido e profumato ottenuto con farina di segale mescolata con farina integrale e lievito. Un pane di umili origini da sempre utilizzato dalle popolazioni alpine, soprattutto perchè si conserva a lungo. Il pane di segale ha sapore aromatico con un lieve retrogusto dolce che lo contraddistingue; …

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Zuppa di cavolo caramellato (Brynt vitkålsoppa)

[Ricetta per il tema del mese, l’insolita zuppa. MTC53] La sfida di questo mese ormai volge al termine. Le zuppe presentate superano le 200 ricette! Se vuoi dare un’occhiata, trovi tutti gli sfidanti a questa pagina. Ci sono ricette e soprattutto racconti meravigliosi. Per chiudere in bellezza ecco la ricetta di una zuppa svedese per il tema del mese. Si tratta di un approfondimento e di un piccolo viaggio tra le zuppe e i sapori del mondo. Sono riuscita in extremis a partecipare con questa splendida zuppa di cavolo caramellato. Il profumo che si sprigiona da questo piatto è indescrivibile, devi provarla per assaporarne tutto il sapore particolarissimo. Ne esistono varie versioni, le polpette possono essere sostituite da salsicce o pancetta. Non può mancare però la parte dolce che la caratterizza e l’aneto che gli da quel tocco di Svezia. La ricetta ha un equilibrio molto delicato, il connubio tra il dolce e le spezie può risultare sgradevole se si eccede nelle dosi. Procedi con cautela sia con l’aneto che con lo zucchero. Se non …

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Minestra maritata a modo mio con scagnuozzi di polenta al forno

Finalmente riprendono a pieno ritmo le attività in cucina. Da questo mese faccio parte anch’io della sfida più cool dell’etere e spero di esserne all’altezza. Sto parlando dell’MTChallenge, si tratta di una sfida culinaria nata nel 2010 e diventata oggi il gioco più famoso della rete.

Ogni mese si susseguono sfide culinarie di alto livello, ricche di approfondimenti e spunti interessanti. Occasioni uniche per imparare, confrontarsi e migliorare. Ogni mese viene proclamato un vincitore, che decide la sfida per il mese successivo … Inutile dire che l’ansia ha subito preso il sopravvento, ma poi ho deciso di seguire l’istinto che mi ha condotta dritta dritta tra le braccia di questa minestra meravigliosa che io adoro. Fa parte dei ricordi della mia infanzia … ancora oggi rivedo con affetto la gallina imbottita a testa in giù nella cucina di mia nonna, infilata a forza in un pentolone da cui spuntavano ostinate le zampe!

Si tratta della Minestra Maritata, tipica della cucina partenopea. Il nome curioso si ispira al matrimonio tra carne e verdure, si tratta infatti di un brodo di carne in cui vengono insaporite le verdure. Ci vuole tempo e pazienza per prepararla a regola d’arte, forse anche per questo è caduta un po’ in disuso. In casa mia si prepara ancora e ormai ha raggiunto una versione più leggera rispetto a quella tradizionale. Per me si tratta di Confort Food all’ennesima potenza!

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Involtini di cavolo viola al miglio

Gli involtini di verza sono un piatto tipico della cucina dell’Est, in particolare della Polonia. Si preparano con foglie di verza e un ripieno di carne macinata e riso. Ho provato a estendere lo stesso principio al cavolo viola, modificando un po’ il ripieno. Potete comunque sbizzarrivi con orzo, farro, quinoa e amaranto, sostituendo la carne con carote o zucca. Aggiungendo qualche spezia o erba aromatica a seconda dei gusti.

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Pizzoccheri di grano saraceno con verza, patate e speck

I pizzoccheri sono un formato di pasta tipico della Valtellina, proveniente dalla tradizione popolare e contadina. La forma tipica di tagliatelle corte ha dimensioni precise, 1 cm per 7 cm di lunghezza. Nati attorno al ‘600 come piatto contadino, sono preparati con due parti di farina bianca e una parte di farina di grano saraceno. L’utilizzo del grano saraceno è fondamentale, altrimenti non sarebbero pizzoccheri. Di origine asiatica, il suo uso si è diffuso nell’Europa dell’Est e nel Nord Italia durante il medioevo.

La ricetta tradizionale, che non ho seguito alla lettera, prevede la cottura dei pizzoccheri insieme alla verza e le patate. Successivamente sono disposti in teglia e coperti di formaggio Casera DOP della Valtellina e burro fuso con aglio. Esiste anche l’Accademia del Pizzocchero dove sono descritti minuziosamente la preparazione, gli ingredienti e le misure esatte. Spero di non ricevere un richiamo ufficiale con questa variante!

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