Come conservare e utilizzare le bucce degli agrumi essiccate, non solo in cucina …
La stagione delle arance sta volgendo al termine, ecco un modo semplice e sbrigativo per conservarne il profumo e l’aroma anche nei mesi in cui ci mancheranno tanto. Ultimamente abbiamo deciso di fare un ordine consistente direttamente dalla Sicilia. I prezzi sono abbastanza convenienti e si ha la certezza della provenienza, ma soprattutto della coltivazione biologica e dell’assenza di trattamenti chimici ormai usati in larga scala.
Avrete sicuramente notato che la dicitura buccia non edibile, si trova su quasi tutta la frutta e soprattutto sulle arance. Da un lato ci consente di conoscere i trattamenti subiti per la conservazione, ma dall’altro non ci permette di usare la buccia in marmellate e conserve.
La cassetta di legno, arrivata puntualissima, era stracolma di arance, pompelmi, madarini e limoni (io le comprate qui). Avevano forme diverse e irregolari, come dovrebbero essere. Mi hanno ricordato che la frutta vera è fatta così, anche se non perfettamente rotonda e un po’ ammaccata e sempre squisita.
Quindi dopo aver preparato una buonissima marmellata, abbiamo preferito consumare la maggior parte delle arance fresche. E allora ho pensato, perché non conservare queste splendide bucce?! L’unica accortezza è quella di pelarle prima di sbucciarle. In questo modo si evita la lunga operazione di togliere successivamente la parte bianca. Basta ricordarsi prima di mangiarle. Ho preferito fare un mix per arricchire l’aroma e mescolare i profumi, quindi ho utilizzato indifferentemente anche pompelmi, limoni, mandarini e cedro. Ma se preferite potete evitare il mix e utilizzare solo un tipo di frutta.