Month: settembre 2015

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Books: Afrodita e le tagliatelle ai carciofi

La ricetta di oggi è dedicata ad un’autrice che amo molto, Isabelle Allende. Ha accompagnato la mia adolescenza con racconti magici e drammatici, li ho letti tutti e tutti d’un fiato. Quando è toccato ad Afrodita, sono rimasta piacevolmente sorpresa, non era il solito romanzo della Allende. Un racconto afrodisiaco e sensuale su frutta, dolci, ortaggi e spezie…
Si può considerare un invito alla gioia, al piacere della tavola e alla condivisione con le persone che amiamo. Le ricette sono descritte con ironia, senza formalismi o indicazioni esatte. Anche per non prendersi troppo sul serio, un invito ad improvvisare. Il mio approccio preferito, insomma…

” … dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perchè no? anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche … Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità … Non posso separare l’erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. Da qui nasce l’idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le ragioni della memoria sensuale, la dove i confini tra l’amore e l’appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente.” Isabelle Allende

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Fette biscottate al cacao con fiocchi d’avena e pasta madre

Le fette biscottate sono tra le cose più difficili da comprare al supermercato. Tranne se non hai a disposizione un negozio bio sotto casa a cui fare riferimento. La scorsa settimana ho trascorso più di 15 minuti a leggermi tutti gli ingredienti di tutte la marche in circolazione, ma non c’è stato nulla fare. In pratica la fetta biscottata è solo un pane tostato, dovrebbe essere un semplice impasto di acqua e farina, al massimo un po’ di zucchero (anche se non è strettamente necessario) e un grasso per renderla friabile al punto giusto, altrimenti somiglierebbe ad una fresella.

E invece ci si trova di tutto, dagli aromi naturali all’olio di palma, dai coloranti agli esaltatori di sapidità, dai conservanti a sigle incomprensibili. L’unica è forse una nota marca, che le fa tonde, che ha tirato fuori una linea con farina integrale e olio d’oliva. Ma ovviamente costa il doppio, perchè fanno sembrare una concessione e un lusso, l’utilizzo di ingredienti normali.

Le ricette provate sono tante e sempre in evoluzione. Questa volta sono al cacao. C’è stato un grosso passo avanti dalla prima volta che le ho provate: qui trovi la versione all’orzo. La prossima volta ci provo con il farro e i famosi 5 cereali!

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Food&Movies: L’oro di Napoli e la pizza fritta di Sofia

La pizza fritta può essere considerata come una coperta di Linus, una certezza e un’istituzione. Una tradizione semplice e povera, che con pochissimi ingredienti può risolvere un pasto. Alla modica cifra di un euro puoi sfamarti, mentre ti perdi nei vicoli della città. Puoi gustarla in versione base, semplicemente avvolta nella tradizionale carta paglia oppure fritta in piccole palline accompagnate da crocchè di patate. Poi c’è la versione ripiena di ricotta e salame e la montanara fritta e poi farcita con salsa di pomodoro, parmigiano e basilico.

La pizzeria presente nel film è ancora in funzione e all’interno si possono trovare anche i cimeli d’epoca e locandine. Si chiama Starita a Materdei, se sei di passaggio a Napoli non puoi certo perderti gli angioletti fritti! Tra gli altri indirizzi famosi ci sono La Masardona, Sorbillo e tanti altri. Non c’è una vera ricetta ufficiale, in effetti si tratta di semplice impasto di farina, acqua e lievito, che può variare nelle dosi, nei tempi di lievitazione e nella qualità degli ingredienti.

La mia interpretazione prevede anche una parte di farina integrale, non me ne vogliano i puristi. Per quanto riguarda il lievito, va benissimo anche quello di birra. Mi sento di consigliarti ugualmente una lunga lievitazione e una dose minima (non eccedere con il lievito di birra), per ottenere comunque una pizza soffice e digeribile. Ma ora la smetto di chiacchierare e procedo con la ricetta.

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Free desktop wallpaper: hazelnut

Inizia l’atmosfera autunnale, io adoro questo periodo dell’anno. Sarà per i colori della natura, che sono quelli più vicini al mio spirito, o per il profumo del mosto. Anche per questo ho scelto la Nocciola per questo mese, e come poteva mancare lo sfondo per il desktop! Da questo mese i desktop scaricabili saranno anche sul sito di C+B, in versione calendario e corredati da citazione motivazionale. Ovviamente sempre con lo stile che contraddistingue le mie creazioni. Allora che aspetti, scarica tutto! 😉 1920×1080 (Full Hd) 1440×900 (Wide 16:9) 1336×768 (Laptop) 1280×800 (Laptop mini) 768×1024 (Tablet) 320×480 (Smartphone)    

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Food&Colors: Nocciola

Le nocciole fresche mi riportano all’infanzia, si mangiavano all’istante e non si faceva mai in tempo a riempirne un cestino. La sottile pellicina che le ricopre viene via facilmente quando sono appena raccolte. Purtroppo l’unico modo per provarle fresche è avere un albero nei paraggi, difficilmente potrai trovarle in giro. Trovo che l’albero sia molto bello, mi piace molto osservare il tipo di ombra che si forma e il nocciolo è tra i miei preferiti.

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